CONCLUSA LA XXXV CAMPAGNA ESTIVA IN ANTARTIDE

La XXXV spedizione italiana in Antartide si è conclusa il 22 Marzo 2020, quando il personale si è imbarcato sulla nave rompighiaccio ARAON del programma Coreano KOPRI, per far rientro in Nuova Zelanda. La campagna è stata portata a termine con successo, nonostante il rientro del gruppo sia stato reso complesso dall’insorgenza della pandemia COVID-19, che ha costretto l’ENEA a condurre lunghe interazioni con le autorità neozelandesi per consentire il transito in sicurezza, e a modificare in corsa il viaggio di ritorno in Italia, al termine del quale i partecipanti sono stati obbligati a due settimane di quarantena a domicilio.

La Campagna estiva 2019-20 del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, iniziata ufficialmente il 25 ottobre 2019 si è conclusa dopo quasi quattro mesi di attività. E’ stata la più lunga tra le trentacinque finora realizzate, tanto che la Stazione di ricerca “Mario Zucchelli” è rimasta per la prima volta operativa fino al giorno dopo l’equinozio dell’autunno australe. Diversi eventi particolari ne hanno caratterizzato lo svolgimento, tutti fortunatamente convergenti verso un positivo interesse del governo del Paese alle attività polari italiane. La Spedizione si è infatti aperta con il ritorno in Antartide, dopo quasi venti anni, della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare Italiana, che ha dato supporto al PNRA operando un velivolo Hercules C-130J, tra ottobre e dicembre 2019, sulla pista disegnata sul ghiaccio marino antistante la Stazione Mario Zucchelli, per i collegamenti intercontinentali di trasporto del personale e dei materiali tra la Nuova Zelanda e l’Antartide. La ritrovata disponibilità di un velivolo italiano ben si inserisce nella strategia di crescita in autonomia delle operazione aeree del PNRA che è stata avviata tre anni orsono, con l’approvazione da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca del progetto di realizzazione, che ormai è in fase avanzata, di una aviosuperficie su ghiaia nel sito di Boulder Clay, nell’entroterra della Stazione Mario Zucchelli. Inoltre, il sistema dei trasporti antartici del PNRA può adesso giovarsi della prima nave rompighiaccio con bandiera italiana, la N/R “Laura Bassi” acquistata nel maggio 2019 dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, su specifico finanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca. Tra dicembre 2019 e febbraio 2020, la nave Laura Bassi ha effettuato due rotazioni tra la Nuova Zelanda e l’Antartide, la prima per il rifornimento di combustibile e materiali alle Stazioni sul continente, la seconda per finalità scientifiche. L’interesse delle competenti autorità nazionali per questa fase di rinnovamento ed auspicata crescita delle infrastrutture antartiche si è concretamente tradotto nella visita congiunta alla Stazione di ricerca “Concordia”, cogestita da Italia e Francia, da parte di due delegazioni dei rispettivi ministeri della ricerca, anche questa una gradita novità per il PNRA. La pur breve permanenza in Antartide ha consentito ai visitatori istituzionali una verifica diretta di come le proibitive condizioni ambientali del plateau antartico richiedano una costante attenzione al mantenimento e all’aggiornamento di strutture, impianti e mezzi, affinché si possa proseguire in sicurezza nelle ricerche di avanguardia che durante l’intero corso dell’anno, compresa la notte polare, vengono eseguite a Concordia.

Molte sono state anche le attività scientifiche portate avanti durante questa campagna. Per approfondimenti rimandiamo alla lettura del report divulgativo Antartide – Il report della XXXV spedizione

 

Stazione Mario Zucchelli


St. italo-francese Concordia