Dome C è un’altura appena percettibile sulla calotta glaciale dell’Antartide, situata a 75° 06′ sud, 123°21′est. E’ distante circa 1200 km dalla costa, a 3230 m di altezza. E’ qui che italiani e francesi hanno portato a termine un’attività scientifica di prim’ordine: la trivellazione profonda del ghiaccio e il recupero delle “carote” estratte, nell’ambito dei programma EPICA. L’attività di trivellazione e, in parallelo, la costruzione della Stazione Concordia è stata supportata da un campo, solo estivo, composto da un insieme di prefabbricati funzionali, containers e tende. L’area totale del campo è 1500 m2; esso può fornire l’alloggio e gli ambienti di lavoro ad una piccola comunità, per lo più multinazionale, di circa 50 persone. L’energia elettrica è prodotta da due generatori diesel da 174 kW ciascuno. L’acqua è ottenuta mediante fusione della neve. Le comunicazioni a grande distanza di voce e dati avvengono per mezzo di terminali satellitari.
Ai margini del campo è stata costruita la Stazione Concordia. Essa è permanente, nel senso che è rimasta aperta estate ed inverno ininterrottamente dal 2005. E’ essenzialmente costituita da due edifici cilindrici (più esattamente prismatici con 18 lati) comunicanti per mezzo di un passaggio coperto. I cilindri hanno diametro di 18.5 metri, altezza 11 metri. L’altezza totale rispetto al suolo (ghiaccio) supera i 14 metri perché ogni struttura, di 200 tonnellate complessive, poggia su sei grandi e robusti piedi di ferro. La lunghezza delle zampe è regolabile per compensare il lento sprofondamento nel ghiaccio. Uno dei cilindri è chiamato silenzioso e l’altro rumoroso in relazione alle attività che vi si svolgono.
Ogni cilindro si compone di tre piani, ciascuno con una superficie utile di 250 m2. Vi sono 16 stanze da letto doppie (durante l’inverno diventano singole). Un medico specialista per le emergenze trascorre l’inverno a Concordia, d’estate invece il campo dispone di medico ed infermiere. Anche a Concordia è attivo il tele-consulto. La stazione Concordia insieme alle unità satelliti ospita ricerche di astrofisica, sismologia, fisica dell’atmosfera e climatologia, biologia e medicina. Il campo adiacente (il cosiddetto campo estivo) non è abitato d’inverno ma rimane comunque agibile per servire da ricovero in caso di emergenza.

Arrivo a Concordia con lo skidoo e poi si corre a rifocillarsi dentro la base. Foto di P.Nicklen del NGM